L’ensemble di musica antica “Li Musicanti”, nato per accompagnare
le esibizioni dei gruppi di danza storica, ha improntato le sue scelte
musicali ed interpretative sulla passione per la danza e sulla gradevolezza
delle esecuzioni; ha successivamente allargato i suoi interessi agli aspetti più
curiosi ed anche inquietanti della musica antica, come l’opera di Michael
Maier, medico ed alchimista, di cui ha curato la trascrizione in notazione
moderna dell’Atalanta Fugiens (1617).
E’ formato da appassionati studiosi della musica dei secoli XIII°-XVII°,
che hanno partecipato alle principale esperienze congeneri del Savonese e a
molte nel Genovese, utilizzando copie di strumenti dell’epoca, di cui
hanno appreso la tecnica nelle scuole specializzate, come Practica Musicae
di Genova, AMIS di Savona e Curtes Francae di Rovato, nonché in stages in
Italia e all’estero.
Ha tenuto numerosi concerti ed esibizioni in Liguria, Piemonte e varie
località del Nord-Italia; si è esibito anche in trasmissioni televisive di Rete4
e Telecittà, ha partecipato a “Culturalia” in Roma; ha inciso un CD di musica
di danza ed ha partecipato all’incisione dell’opera contemporanea “Streghe e
Fate” di G.L. Bocchetta, dedicato alla duplice natura della donna.
Alcuni spettacoli:
“S.p.M – Salus per Musicam”
Un viaggio tra balli popolari, danze ipnotiche e curative, profumi, pozioni ed essenze, ninne nanne, alchimie, canti armoniosi o pietistici: un programma di brani musicali, letture dei protagonisti del tempo e immagini che hanno a che fare con la salute, la prosperità e la felicità dell’uomo.
“Strumenti per la Musica Antica” Esposizione di copie di Strumenti Musicali Storici
L’esposizione è dedicata agli strumenti utilizzati nei secoli dal 1400 al 1700 dai musicisti ed esecutori dell’epoca rinascimentale e barocca.
Sono esposti, corredati da didascalie e diapositive illustrative, oltre 30 strumenti a rappresentare le famiglie strumentali dell’epoca. L’ultimo giorno della mostra è previsto un concerto dimostrativo dei “Li Musicanti” dove finalmente gli strumenti esposti prenderanno vita; la musica parlerà il suo linguaggio attraverso lo strumento musicale che è soprattutto strumento, tramite, nelle mani del musicista.
“Magie Rinascimentali”
Con opere tratte dai manoscritti dei grandi maestri italiani del ‘400, Domenico da Piacenza, Guglielmo Ebreo, dalla “Orchesographie di Thoinot Arbeau del 1575. Brani di Giorgio Mainerio, Kapsberger, Falconieri.
“Musica Altra”
Il concerto propone brani del 1500, 1600 e 1700 che, vuoi per l’argomento, vuoi per la forma musicale, vuoi per la personalità dell’autore risultano più o meno eterodossi rispetto alla musica coeva. Dalle danze popolari del Friuli che Giorgio Mainerio arrangiò per i nobili dilettanti dell’Accademia Filarmonica di Verona, fino a “La Regina delle Fate” di Purcell passando dalle fughe dell’alchimista Michel Maier.
“… Ballano i Principi, e nel ballare più che in altra cosa la loro gravità mostrano, ballano i Cavalieri e con ciò la loro leggiadria fanno vedere, ballano le Dame ed ecco il vero mezzo di scoprire la grazia che serbano in tutti i movimenti …”
da Cesare Negri, “Le grazie d’Amore”, 1602